Il Mare di Stelle di EVE Online

Come da una semplice chiacchierata nasce una riflessione sul nostro Hobby (PVP) in EVE Online

E’ un giorno come un altro,

un amico, su uno degli innumerevoli sistemi di messaggistica che hanno complicato la vita moderna, in quello che può essere il sostituto 3.0 della chiacchiera da bar, mi dice
“dai vieni ogni tanto su CoD, che negli FPS non sei male” ( e ne ho le prove qui ) .

Vabbè, perché no, ogni tanto due schioppettate senza conseguenze (se non per il mio ego e la considerazione che non ho più i riflessi di una volta) ci stanno.

Passano un paio di match a lustrare armi e scaricarle sul nemico e inizio a sentire un vuoto.
mi sento di perdere del tempo. Mi sto divertendo, ma la cosa… non ha conseguenze, continuità… motivo.

Non lascerà un impronta.
E ritorno al mio hobby, EVE.

Ritorno a quella casa nel cuore di Etherium Reach, difesa da Pandemic Family e dai Triumvirate che stiamo costruendo con una cura maniacale e con la più nutrita schiera di piloti Italiani che c’è oggi online.
Ogni passo fatto ci ha portato al successivo. Da quasi due anni ormai. Tra vittorie e sconfitte, diplomazia, politica e battaglie e l’inevitabile numero di nemici fatti lungo la nostra rotta.
Ci sono stati persino dei caduti, gente per cui il ritmo del nostro navigare nel mare di stelle era troppo intenso, del resto abbiamo sempre optato per i mari in tempesta.

Abbiamo salutato gente a Heimatar, Providence e anche in Etherium Reach, ma siamo sempre andati avanti, lo zoccolo duro e i nuovi arrivati. Qualcuno resta, qualcuno va, sempre moltissimi, anzi sempre di più.
E via, abbiamo disegnato una rotta, e a ogni tappa abbiamo lasciato un segno indelebile. Di quell’indelebile che ti fa dire il tempo io l’ho speso, non perso.

eve online

Siamo arrivati a un punto di svolta, nella nostra regata nel mare di stelle. Come un giro di boa, in cui, nel mezzo della virata guardi a dritta e vedi il percorso che hai fatto… E realizzi che mentre eri impegnato e tutto ti sembrava così normale, di strada ne hai fatta tanta, negli ultimi 2 anni. Di più di quella fatta dalla beta del 2003 ai saluti a malincuore dati nel 2018. Di più di quella fatta da chi ci ha provato prima di te e la tua squadra, gli italiani nei Triumvirate.

2 anni a guardare gli OSSIM e l’IGB intorno a loro come il più glorioso progetto Italiano in EVE ONLINE, a sentire l’orgoglio di averne fatto parte, una sirena lontana che attira naviganti malinconici che perdono il contatto col presente.

E poi, li, alla boa, vedi il passato a dritta e ti sembra di vedere il futuro davanti la prua, affianco ai Triumvirate e a Pandemic Family, in rotta per Vale.
E ti rendi conto che siamo andati oltre, in mari sconosciuti, dove volevamo arrivare.
Ti rendi conto che domani, la storia degli Italiani Volanti passa da qui e non più dalle Bomber Bar di Providence.
Ti senti sicuro dei piloti che hai addestrato e sai che salperanno al tuo fianco, sicuro che stanno bene li, in formazione affianco alla tua nave, nel mare di stelle.
Dove tra l’altro avete creato spazioporti, fabbriche, raffinerie, per fermarsi quando serve nel mare in tempesta.

Nessun progetto è eterno, ma nel lasciare le nostre onde nel viaggio nel mare di stelle di EVE ONLINE, siamo oramai un punto di riferimento, alla faccia di tutte quelle volpi che guardando l’uva essere a loro preclusa, dicono che deve essere cattiva.

Sursum Corda, Italiani Volanti! Anche se siamo arrivati la dove nessuna corporazione Italiana è mai giunta prima, la navigazione è ancora lunga, i confini del mondo sono lontani e cercheremo sempre mari in tempesta, è lì che si vedono i veri capitani ed è li che le nostre navi faranno ruggire le loro armi: alla pugna! che sia PVP!

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